La sfida dell’acqua nei data centre europei: verso una gestione più sostenibile
La scarsità d’acqua sta assumendo un ruolo centrale nella gestione dei data center, strutture note per l’elevato consumo idrico necessario al loro raffreddamento. L’Unione Europea ha annunciato nuove strategie per rafforzare la resilienza delle aree soggette a siccità e migliorare la qualità delle risorse idriche disponibili, introducendo proposte specifiche per il settore IT.
Emergenza idrica in crescita: un problema che riguarda tutti
Ogni anno, circa un terzo dei Paesi europei affronta problematiche legate alla carenza d’acqua. Questo contesto rende la nuova strategia europea particolarmente attuale, puntando a regolamentare l’uso dell’acqua anche negli ambiti meno tradizionali, come quello delle infrastrutture digitali. Secondo Bloomberg, l’attenzione si concentra sui data center, tra i maggiori consumatori d’acqua per i loro sistemi di raffreddamento.
Verso standard più rigorosi per il settore IT
La Commissione Europea sta lavorando alla definizione di parametri di efficienza che limitino il consumo idrico nei data center. Nel documento della strategia sull’acqua, emerso recentemente, si evidenzia come lo scenario delle prossime decadi potrebbe essere segnato da un peggioramento della disponibilità di acqua, con impatti concreti sull’operatività di molte infrastrutture tecnologiche.
Clima e infrastrutture: un binomio critico
Negli ultimi anni,un aumento delle temperature estive ha compromesso la qualità e la disponibilità delle risorse idriche nell’UE. La fragilità del sistema è evidenziata anche dai danni subiti da settori strategici, come l’energia nucleare francese e la navigazione commerciale sul Reno, uno degli assi principali per il trasporto di merci in Europa.
Molti territori faticano a gestire in modo efficace il ciclo dell’acqua a causa di sistemi di approvvigionamento frammentati e infrastrutture obsolete, tra cui vecchi serbatoi che richiedono interventi urgenti.
La risposta dell’Unione Europea: più controllo e regolamentazioni
Recenti segnalazioni sottolineano come l’accesso a un’acqua pulita stia diventando un vincolo significativo per chi gestisce data center basati su intelligenza artificiale a livello globale.
In risposta,l’UE ha annunciato l’introduzione di limiti più severi al consumo idrico nel settore,inseriti nella più ampia cornice della Strategia per la sostenibilità delle risorse acquatiche. Queste misure dovrebbero spingere verso un utilizzo più responsabile e innovativo dell’acqua, fondamentale per garantire la continuità operativa e la sostenibilità ambientale delle infrastrutture digitali.
Obiettivi ambiziosi ma necessari
Tra le ambizioni dichiarate, c’è l’incremento dell’efficienza nell’uso dell’acqua con un target minimo del 10% di risparmio entro il 2030. Si tratta di una sfida che richiede non solo innovazioni tecnologiche ma anche una revisione profonda dei modelli di consumo e di gestione delle risorse, soprattutto in settori ad alto impatto come quello dei data center.
- Riduzione del consumo idrico dei sistemi di raffreddamento
- Implementazione di tecnologie di riciclo e riutilizzo dell’acqua
- Potenziamento delle infrastrutture di approvvigionamento
- Maggiore trasparenza e monitoraggio sull’uso delle risorse
Il cammino verso una gestione equilibrata dell’acqua in Europa è complesso, ma rappresenta un passaggio fondamentale per far coesistere sviluppo tecnologico e tutela ambientale. I prossimi anni saranno determinanti per valutare l’efficacia delle nuove regole e la capacità dell’industria di adattarsi a questo nuovo paradigma.
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